Caratteristiche della persona
Quali sono le caratteristiche che si possono trovare in una persona
La valorizzazione della persona deve essere centrale per il mondo dell’insegnamento in tutti gli sport, ma per poter far questo bisogna avere ben presenti quali sono le caratteristiche della persona.
Ci sono aspetti che definiscono la persona:
La persona definita da una infinità di variabili che la caratterizzano,
tanto da essere paragonabile a un universo tutto da scoprire.
LE QUALITÀ DEL BUON MAESTRO
PER UN BUON APPRENDIMENTO
DELL’ALLIEVO
- L’umiltà
- La curiosità
- La passione
- Il desiderio di conoscenza
- L’atteggiamento critico e riflessivo
- La capacità di formulare domande senza dare le risposte
Gli elementi della persona
La persona rappresenta un universo di variabili infinite che ci rendono unici e irripetibili.
Nell’universo delle diversità della persona, la variabile psicologica è quella che più sfugge all’analisi.
L’attenzione per le diversità ci mette nella possibilità di comprendere come avere cura per la persona.
I dettagli sono gli elementi più importanti perché influenzano, ma apparentemente non sono importanti (la sommatoria degli effetti dimostra il contrario).
La stessa situazione può avere diversi atteggiamenti derivanti dal livello del vissuto, dalla capacità di percezione, la diversa capacità di percezione e conseguentemente, il rapporto derivante dalla stessa sollecitazione ha risultati diversi. Allora una domanda nasce spontanea qual è la sollecitazione che, nei vari casi espressi dalla diversità delle varie persone, mi da lo stesso risultato?
Elementi che danno la possibilità di avere il controllo in ogni istante del movimento prendendo gli stimoli dall’ambiente e attraverso la decodifica creare l’immagine della situazione che sta vivendo il corpo e riuscire a comprendere la gestualità messa in atto per cercare di risolvere l’equazione problema posta dall’oggetto/obiettivo posto alla nostra attenzione.
Definire le attenzioni che ci mettono nella condizione di fare delle riflessioni rispetto a ciò che stiamo osservando/ascoltando.
La definizione di contesto, racchiusa nell’arte di trovare situazioni nelle situazioni che ci mettano nella possibilità di “inventare” giochi di crescita cognitiva attraverso dei laboratori di studio/ricerca in azioni di gruppo stabilite da consegne più o meno aperte in relazione alla capacità di svolgere ricerche da parte dei discenti.
La percezione (strumento)
Capire quale senso debba essere utilizzato, come debba essere utilizzato, valutando il grado di conoscenza del senso, la capacità e sensibilità di utilizzo del senso come strumento, verificando il grado di abilità che è del soggetto.
Diventa fondamentale cercare di individuare attraverso un’attenta osservazione l’attitudine alla percezione e alla propriocezione. Diventa necessario anche trovare la definizione del grado della capacità di generare un’immagine di se stessi in funzione dei messaggi che arrivano al cervello da parte del corpo.
Scoprire il livello di coerenza tra i feed back esterni (es. migliore video) e feed back interni.
La presa di coscienza (la capacità di utilizzare gli strumenti)
Conoscere quanto ci si può fidare dei propri strumenti. Prendere coscienza del proprio livello di partenza nei lavori di percezione e attraverso compiti e consegne specifiche, cercare di aumentare la capacità di lavorare/giocare con gli strumenti che il nostro corpo ci mette a disposizione.
La consapevolezza (la sapienza con cui, con maestria, utilizzo gli strumenti che il mio corpo ha a disposizione per vivere le situazioni)
La consapevolezza diventa il controllo non ricercato ma sempre attivo di tutti i movimenti che il corpo fa per realizzare il progetto di movimento definito a livello mentale.
Risulta fondamentale e determinante che l’oggetto della nostra attenzione (obiettivo motorio, proposta didattica [esercizio]) sia perfettamente definito a livello mentale per fare in modo che le aree motorie preposte al movimento siano sostenute dalla conoscenza del movimento nell’ampiezza, nella velocità e nella sequenza dei movimenti da realizzare sia corporei globali che segmentari.
Situazione problema o equazione che dovremmo essere in grado di risolvere, tenendo conto delle diverse variabili in gioco.
Solo quando abbiamo un progetto mentale ben chiaro dentro di noi, ne conosciamo tutti gli aspetti e le variabili che entrano in gioco, ne conosciamo gli aspetti fisici che ne governano l’attuabilità e conosciamo i movimenti che dobbiamo realizzare per riuscire a realizzare il progetto, sono in quel momento possiamo pensare di provare a realizzare il progetto motorio.
Nel momento in cui proviamo a realizzare il progetto motorio, solo e unicamente quando attiviamo tutti gli strumenti che il nostro corpo ha a sua disposizione, possiamo avere una percentuale relativamente alta di successo rispetto al risultato che vogliamo raggiungere. La sfida più grande è poi riuscire a realizzare il risultato in forma consapevole.
Quando tutte e tre le situazioni possiamo pensare di avere il 100% del successo di progetto.
Chiaro che nell’insieme vanno messe in discussione le abilità e le caratteristiche che abbiamo a disposizione per realizzare il nostro progetto, ma quello che è certo è che la percentuale di successo aumenta in modo esponenziale se attivo tutti i punti sopra descritti.
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